Come nasce una stella

Mi sono sempre chiesta se le stelle del cielo avessero la stessa forma di quelle che mi piaceva disegnare sui libi di scuola.
Ovviamente ho scoperto di no, perché crescendo tutto diventa più razionale.
Ho sempre adorato disegnare queste 5 punte ovunque. Sulle mani, sulle gambe, sui sassi al mare, sui libri di matematica, sul banco, sui muri, fino ad arrivare, l’ultimo giorno di Liceo, a tatuarla sulla mia pelle!
Poi ho continuato anche una volta diventata grande. Durante riunioni in ufficio o infinite chiamate. Ed è lì, che tutto è partito.
Quando ho iniziato a ritagliare tutte queste stelle, ho pensato che sarebbero state ancora più belle da indossare.
Una stella, mezza stella, un ghirigoro e un’altra stella. Sapevo che avrei dovuto farci qualcosa.
Così, in questo mondo sbrilluccicante è arrivata Eirene. Un mondo che anche lei adorava.
Colorare, tagliare i nostri disegni, dar vita a mille idee. Provare e riprovare, perché credevamo tantissimo nel nostro progetto. E oggi ancora di più.
La stella ha dato il là , a tutto il nostro mondo.
Un simbolo che seppur così utilizzato, siamo riuscite a rendere diverso. Perché non è precisa. Ma irregolare come siamo noi!
Ormai è un portafortuna. Nostro, ma anche vostro. Ricordati solo di fare due nodi al nastrino, tagliarlo, esprimere il tuo desiderio e…crederci!
Poi da una stella, siamo arrivate ad una stella metà . Nata da un disegno venuto per caso in treno, mentre stavamo andando a Brescia. Piaceva ad entrambe e abbiamo subito pensato che poteva essere, anzi doveva essere, un orecchino!
Anche con una punta e mezzo in meno rende tantissimo. E’ speciale e sempre unico.
Questa stella magica ci piace ancora tanto e vorremmo portarla sempre con noi…
Anche se, visto che ormai sono grande, dovrei imparare a non disegnarla più sulle mie mani!
🌟Bijou da indossare: Portafortuna StellinaÂ
🎵Playlist da ascoltare: Spring break